venerdì 4 maggio 2012

MELLY, Gradenigo 29/04/2012

Eccomiiiiiiiiiiiii! Cavoli ragazzi, quanto è stato difficile concentrarsi all’ università dopo una giornata come ieri, quasi impossibile!! Rivedevo tutti i sorrisi smaglianti, gli sguardi penetranti e coinvolgenti, i colori dei nostri camici, dei nostri costumi, dei nostri palloncini e insieme rivivevo tutte le emozioni belle e profonde di quella giornata, tutte le emozioni provate dalle due parti di me, da ‘’Martina’’ e da ‘’Melly’’. Al mattino ero agitatissima, i miei pensieri oscillavano tra “non vedo l’ora di essere là” a “spero che quel momento non arrivi mai” a “ vorrei che fosse già finito per sapere come è andato”. La tensione cresceva durante le fasi della preparazione, trucco, parrucco e poi finalmente l’abito e il nasone rosso (neanche quando esco la sera ci metto cosi’ tanto tempo a vestirmi e a prepararmi!). Comunque, la tensione inizia a smorzarsi con le risate e le battute dei tuoi vicini quando ti vedono uscire di casa (che fino a quel momento ti avevano conosciuto come una persona “sobria” e rigorosamente “seria”!). All’ingresso del Gradenigo, però, Martina lascia il posto a “Melly” e qui inizia il bello, che è tale perché è semplice, spontaneo e progressivamente svincolato dalle paure, dai dubbi e dalle incertezze che erano presenti prima di indossasse quel nasone rosso. L’incontro con gli altri è una vera botta di energia, coraggio ed entusiasmo. Tra le note di Balcone, le battute di Saccottino e di tutti gli altri, formiamo i gruppi e si parte! Che belle sensazioni di camera in camera, tra la nonnina che ti “adotta”, al parente di un malato che ti chiama e ti chiede un palloncino, alle signore che si imbattono in una gara di ricette e ti raccontano preparazione di alcuni piatti con una tale enfasi che quasi ti permettono di sentire i profumi degli ingredienti. Il servizio vola e al termine ti accorgi che in tutte le stanze un sorriso (anche se solo accennato o magari breve), è natoo, e questo ti da una carica, una gioia che ti rinnova. Esci di li’ e ti accorgi veramente del valore di un sorriso e di quanto, troppo spesso, si guardi il mondo con occhi sbagliati, con occhi che tendono vedere solo il difficile e non a ricercare il semplice. Ebbene, se sono stata responsabile anche solo dello 0.1% di un sorriso ho raggiunto il mio obiettivo, e sono felice. A questo punto, non posso che finire ringraziando ognuno di voi, dal primo all’ultimo, ma in particolare: Patatrak e LaPeppa che per prime mi hanno vista, mi hanno dato fiducia e hanno scommesso su di me. Prudi, Pocaondas e gli aiuto-formatori che dopo quei tre giorni mi hanno permesso di continuare questa esperienza, riuscendo a vedere qualcosa in me che andasse oltre alla timidezza. Tichitaki e Gegio che mi hanno accompagnata nel primo servizio e sono stati davvero fantastici, in quanto hanno saputo includermi nel modo giusto. Al termine, vorrei ringraziare anche questo “naso rosso” che mi sta aiutando a ritirare fuori parti di me che per troppo tempo avevo accantonato e che mi sta permettendo di conoscere “Melly” e non solo “Martina”. Un abbraccio forte a tutti! Melly

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