La mente umana è straordinariamente semplice. Siamo noi a dare spiegazioni complicate a ciò che non siamo ancora pronti ad affrontare.
E così, mi sono presentata al servizio di oggi attribuendo la mia inquetudine alla qualunque. Ma la verità ha trovato uno spiraglio e ho dovuto ammettere a me stessa di avere paura. Una persona a me cara è malata e oggi a Candiolo non sono riuscita a vedere l'opportunità di regalare un sorriso ma ho visto solo la malattia e l'incognita del futuro.
Quando provo sensazioni così forti ho bisogno di condividerle. Nel farlo le riconosco, le accetto, le affronto. Ecco perché vi scrivo.
Grazie, un grazie grosso come una casa, alle mie ignare compagne di servizio, Pocaondas e Petita, per la sicurezza che mi hanno dato e perché hanno fatto un servizio strepitoso. Grazie a Pisolina, per l'ascolto e la comprensione.
Lapeppa
lunedì 26 ottobre 2009
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