lunedì 16 novembre 2009

ONDINA, Candiolo 14/11/2009

Buonasera a tutti i Molini, eccomi qui a raccontarvi quello che è stato per me il primo di una serie infinita di giorni perchè come spero abbiate capito conto di rimanere alla Mole per lungo tempo! (Doppio Malto ha ipotizzato 20 anni, speriamo bene!). Eccomi qui a cercare di raccogliere e fermare le mie emozioni su questa pagina bianca per condividerle con voi. Il mio primo servizio, già da venerdì inizio a sentire un'ansia crescente, il non sapere cosa aspettarsi non è una sensazione piacevole e nonostante sappia perfettamente di non essere da sola, la paura si fa sentire. Sabato arriva: un'ultima sistemata al camice mooooolto "spontaneo" e via, arrivo a Candiolo alle 14,30 e ovviamente sono la prima. Ho modo di guardarmi attorno, di capire dove sono e di provare a realizzare quello che mi sto accingendo a fare: qualcosa di grande. Ma che ansia, ecco, adesso sono davvero agitata, ma devo dire grazie a Diesel per il suo sms di incoraggiamento arrivato proprio nel momento del bisogno, che mi fa sorridere e respirare. Finalmente, ecco arrivare una macchina "amica": Trillì e Clips. Il loro arrivo mi permette di calmarmi ancora un pò di più, bene. Entriamo noi 3 e iniziamo a sistemarci. Arrivano i restanti membri, Diesel, Pisolina, Nutless (che non avevo ancora avuto il piacere di conoscere), Ciuffo e il "novizio" come me Spok! Il CT Clips ci comunica che saremo meno del previsto e si decide per 2 gruppi da 4, io sono con Diesel, Trillì e Ciuffo. Ecco, proprio qui sento che piano piano, tutto, qualsiasi gesto, anche il più banale, inizia a diventare naturale per me, mi sembra naturale essere lì, essere in attesa di qualcosa e, soprattutto, e questa è la cosa più bella per me, mi sembra così naturale essere già parte di un gruppo. Bellissimo. Quindi partiamo. Anche noi riceviamo qualche no iniziale, un palloncino e un saluto rapido. Fino a quando, vediamo il sorriso di una signora che ci dice di entrare, la paziente è sua figlia. Quella è la mia prima "camera", probabilmente quella che non dimenticherò mai. E' una ragazza molto giovane con un sorriso dolcissimo e con lei ci sono i suoi genitori. Il cuore mi batte a mille. Iniziamo presentandoci, Diesel mi introduce come la nuova dottoressa praticante e si inizia con giochi di magia, battute, palloncini, canzoni. Devo dire che proprio in questa prima camera avverto un'atmosfera speciale, grazie ai genitori di Valeria che sono molto aperti e disponibili, grazie soprattutto a Valeria che ha proprio voglia di giocare un pò e grazie a noi. Sono agitata sì, ma ho accanto 3 persone fantastiche che mi incoraggiano anche solo con uno sguardo, mi appoggiano e creano le condizioni per far sì che io mi senta a mio agio, che mi senta me stessa. E proprio lì, la sensazione che tutto sia così naturale e spontaneo torna dentro di me.
Grazie mille ragazzi, ancora una volta. Rimaniamo un bel pò in quella camera, è così bello stare lì dentro, davvero. Arriva il momento dei saluti, mi sporgo verso la mamma di Valeria per salutarla e lei mi stringe dicendomi "Grazie". In quel momento, sento un qualcosa dentro di indescrivibile, è difficile trattenersi in certi momenti, si ha la sensazione di voler dire, fare di più perchè la sofferenza si sente, si legge negli occhi ma allo stesso tempo sento che abbiamo fatto del nostro meglio perchè abbiamo regalato a quella famiglia dei momenti di sole e credo proprio che loro abbiano sentito la nostra positività. Esco dalla camera un pò "sottosopra" ma mi riprendo. Le altre camere sono davvero molto piacevoli, un pò più brevi forse ma come mi è stato spiegato, molto dipende dal paziente, dai parenti, dalle circostanze, da quello che si percepisce dall'ambiente esterno, in tutte comunque l'atmosfera è coinvolgente e solare e ciò è ancora più evidente quando in entrambi i piani ci ritroviamo nella saletta al fondo a cantare e giocare con delle persone stupende che hanno voglia di evadere un pò e di Sorridere e noi con loro. C'è un signore anziano, Gioacchino, simpaticissimo, che ci ringrazia per la compagnia e con lui sua moglie, che si scusa perchè doveva prendere una medicina e non ha potuto vedere il gioco precedente. Vi giuro, sento una stretta allo stomaco. E' un momento speciale quando per qualche minuto ci riuniamo e rimaniamo nella saletta tutti insieme con i pazienti sulle poltrone, siamo davvero INSIEME. Il servizio termina dopo 3 ore e mezza e ciò che sento è un misto di completezza, pace, sollievo e malinconia. C'è tanta sofferenza, ma anche tanta voglia di sorridere, almeno per un istante. Mi ha riempito il cuore vedere come persone sofferenti, bloccate a letto o costrette a vedere un parente stare male, avessero la voglia di scherzare con noi, di rispondere ad una battuta, di arrivare fino alla saletta per cantare una canzone con noi, di rimanere a bocca aperta dopo una magia di Diesel, di guardarci andare via sorridendo ancora. Scusate se mi sono dilungata, ma è probabile che martedì un pò di emozione possa non farmi ricordare tutto e volevo condividere con voi questo giorno, anche perchè in tanti mi avete chiesto com'è andato, anzi ne approfitto per ringraziare tutti per l'interessamento pre e post servizio. Un Grazie ai miei compagni di avventura, a Diesel perchè è stato davvero un angelo per me, a Ciuffo e Trillì per i loro sorrisi e perchè abbiamo creato un gruppo davvero bello e per il mio primo servizio non potevo chiedere di meglio, a Clips che apprezzo ancora di più dopo aver letto la sua mail perchè, nonostante non fosse in forma "perfetta" mi ha trasmesso la pace di cui avevo bisogno, a Pisolina, Nutless e Spok, con cui ho condiviso la mia ansia da "nuova" !!!
Ho finito, tranquilli!!
Come ho già detto a Diesel, essere entrata in questo gruppo mi riempie di gioia ogni giorno di più.

Un abbraccio a tutti.

Ondina

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