Era un pò di tempo che non andavo al Santa Croce, l'ho scelto questo sabato perchè avevo bisogno di fare un servizio malgrado tutto, un pò più " leggero",
(concedetemi il termine). La doccia fredda è arrivata a fine servizio, quando sei talmente stanco e contento, quando stai tirando i remi in barca e fai il bilancio della giornata, quando sei privo di energie perchè hai speso tutto, ma allo stesso tempo sei carico perchè ti hanno dato tanto, quando una mamma con gli occhi segnati ti vede passare in corridoio e ti chiede di fare un saluto a suo figlio che sta
morendo. Una rapida occhiata tra tutti e in punta di piedi ti avvicini con il cuore a tremila e il respiro bloccato, non si può passare oltre indifferenti. Non so se sono capace di entrare, non so se sono preparata, probabilmente anzi sicuramente da sola non ce l'avrei fatta, la stanza è fredda e grigia, l'aria è pesante, non è la stanza di pediatria tutta colorata a cui sono abituata, Nicola è lì, nel letto, sguardo basso, tante macchine intorno. Rimango inerme, come paralizzata, a stento trattengo le lacrime, non so cosa dire, non esce la voce, esco per fare un palloncino, per placarmi un pò e per stamparmi un sorriso, le mani tremano, abbiamo deciso di colorargli la stanza con tutti i colori dell'arcobaleno. Lui ci sorride e ci ringrazia, con l'unico mezzo che gli è rimasto: gli occhi. E il suo grazie mi riscalda il cuore e mi infonde fiducia, la mamma e la sorella per un momento sembrano dimenticarsi della sua malattia, l'atmosfera cambia e sembra essere, pur nella sofferenza, un pò più leggera, e sorridono anche loro, e sorridiamo tutti insieme e cerchiamo di far durare qual momento il più a lungo possibile. Poi con lo
stesso silenzio di quando siamo arrivati andiamo via.E il loro sorriso continua a restarmi dentro, e continuo a ripensarci in ogni momento, non ho ancora tolto il naso rosso da sopra il comodino, perchè non me la sento ancora di metterlo via del tutto, è incredibile come un oggetto possa cambiare la tua vita e darti la forza di esserci, di portare gioia e di farti vivere sempre e comunque emozioni uniche e forti, ed è ancora più bello sapere di poterle condividere con quella che ormai è diventata la tua famiglia!
Grazie Memole, grazie Inox, grazie Zaap, e soprattutto. GRAZIE NICOLA!
PISOLINA
venerdì 4 dicembre 2009
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