lunedì 20 aprile 2009

DOPPIOMALTO-INOX, Abruzzo 18/04/2009

Doppiomalto in tilt!
La cena di ieri sera, molto caratteristica soprattutto in termini di leggerezza, il freddo della ghiacciaia, pardon, dello splendido alloggio, ma meno male che c’è e le poche ore di sonno, hanno completato l’opera, eccheproblema c’è?
Si parte lo stesso, ci mancheclaun, dobbiamo accompagnare Spiedino alla stazione di San Giuliano. Sigh, sigh! solo due giorni insieme, ma bastano per cementare un’intesa ed un affetto davvero grande.
Saluti e baci e via. Il “comandante” oggi non ha le idee molto chiare. Dobbiamo aspettare una telefonata di Luca che a sua volta ne spetta altre. “ Si torna alla base e passiamo sul lungolago per vedere il panorama. Bravo Gigi, bella idea, tanto abbiamo il Tom Tom e mica ci possiamo perdere. Già. Avete mai provato a passare sotto un ponte ferroviario alto 1, 90 m con un‘ambulanza di 2,80 m.? No, nhè! Ecco gira di qua, passa di là, fai retro. Una rotonda, ma siamo di nuovo qua! Guarda lì, che bello, è lo smaltitore delle acque fognarie! Complimenti! Prova di quà, bho, Trovato il cavalcavia. Finalmente! Si torna indietro, Luca ci aspetta, programma: oggi stiamo qua, a Roseto. Alle scuole sono diversi giorni che chiedono la nostra presenza, poi passeremo negli alberghi.
Ore 9.45, scuola elementare. Prima di entrare nelle classi, le maestre ci raccontano, ci sono ovviamente i bambini di Roseto che hanno subito pure loro lo schock e la paura delle scosse) E poi ci sono i bimbi dell’Aquila. Sono pochi, inseriti qua e là.
Ci organizziamo. Prima classe, dentro. Non si fa fatica a riconoscere i bimbi terremotati, non hanno il grembiule, li coinvolgiamo per i giochi, allegria e risate.
Gigi è un maestro eccezionale, comanda l’equipaggio con grande esperienza. E’ proprio ineguagliabile. Grazie che ci sei!
Seconda classe, si ricomincia (ognuno di noi prepara uno o due giochi e si completa il piccolo spettacolo), ma dopo dieci minuti, l’imprevisto! L’intervallo. Ovvero il delirio assoluto! Tutti fuori in cortile e l’inesperienza ci frega siamo alla mercè di 150 bambini incontrollati che ci fanno di tutto. La peggio c’è l’ha come al solito Trottola che viene rincorsa, assalita e definitivamente massacrata. Inox è all’angolo come un pugile dopo il ko! Sgrondo inventa un gioco con le corde, ma viene inevitabilmente arrotolato! Io sono schiacciato contro una finestra con palloncini che non riesco neanche a tirare fuori dal sacchetto.
Ci salvano alcune maestre e la provvidenziale campanella.
Con i bimbi nelle classi, riprendiamo l’attività ed osserviamo. E’ ovvio che i bimbi de L’Aquila siano un pò spaesati, ma purtroppo hanno sempre quello sguardo diverso dagli altri, assente. Siamo bravi, riusciamo a far ridere tutti comunque. Purtroppo ci colpisce molto Elvis, sette anni, ha sempre le mani sulle orecchie, non ride, ha perso la sorellina gemella. Attiviamo le maestre per sapere dove alloggia. Nel pomeriggio vogliamo andarlo trovare.
Ciao a tutti, torniamo lunedì ( verrà ricomposta con maestre dell’Aquila, una classe di soli bambini di là). Facciamo pausa pranzo in un locale di amici sulla spiaggia, manco a farlo apposta ci sono dei bimbi locali che giocano a pallone sulla spiaggia, Inox e Sgrondo sembrano, Aldo e Giovanni, scarpe e calze tolte in due secondi e giù nella mischia, dove si stacca la spina?
Mentre gli altri mangiano approfitto della barella dell’Ambulaclaun per riposarmi un pò. Proprio non va!
Ore 15.00 Abergo Mion. E’ molto grande, ci saranno almeno trenta bimbi e tanti adulti. Prima di entrare nella hall (hanno allestito addirittura un piccolo palcoscenico), quintali di palloncini.
Poi organizziamo lo spettacolo come al solito. Molti adulti ci fermano, vogliono solo parlare, ma noi li facciamo anche ridere, essenno’ chèccistiamo affà?
Stiamo per salutare tutti, ma arriva un'urgenza. Una telefonata di una maestra, nella pensione da Franca un gruppo di famiglie con bambini che nessuno è ancora andato trovare, in più veniamo a sapere che nella stanza 212 del Mion una bimba ha la febbre e non puo’ scendere. Ok. Io Sgrondo e Gigi alla pensione, Inox e Trottola su in stanza. Grande Inox, la bimba non ne voleva proprio sapere, ma con pazienza e astuzia ce la fa. Sorrisoni e abbracci.
Noi missione compiuta alla pensione e ritorniamo a recuperare gli altri.
Ciao, non andate via, rimanete qua, ritorniamo, promesso. Non riusciamo a partire, l’Ambulaclaun è circondata, dulcis in fundo, una nonna con una piccina in braccio ci urla: non abbiamo latte Plasmon per lei, beve solo quello, ma come? E la protezione civile? Ok. Tranquilla, Gigi fa due telefonate e il latte arriva domani da Milano con i claun! Per oggi basta. Rientriamo, cotti e stracotti. Solo un aperitivo al volo, niente cena.
Prima di dormire due passi(per riscaldarci). Oggi è sabato, di qua della ferrovia è festa. Giustamente i giovani escono per divertirsi, i bar hanno musica, c’è lo struscio. Dall’altra parte c’è quello che sapete già .
Mi viene voglia di andarci, ma bisogna anche riposare un pò
Domani ritorniamo alle tendopoli dei paesini.
Buona notte.

Un abbraccio Doppio.

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