martedì 21 aprile 2009

DOPPIOMALTO-INOX, Abruzzo 20/04/2009

Faccio un passo indietro a ieri sera.
Durante la cena viene pianificata la prossima giornata.
Noi tre facciamo una capatina alla scuola già visitata due giorni fa (ci sono nuovi inserimenti), e poi partiamo. Gli altri andranno alle tendopoli nei paesini. Pensiamo che alla scuola sia meglio arrivare presto ed accogliere i bimbi man mano che entrano. Ok. Appuntamento da Luca alle 07,45 anche perché lui deve accompagnare i suoi figli (Andrea, femminuccia di 9 anni e Giacomo di 8), proprio alla stessa scuola. Buonanotte a tutti. Trottola va al campo base con gli altri ed io e Inox dai gentilissimi signori che ci ospitano. Siamo veramente alla frutta e pensare ad un letto caldo è veramente un miraggio. Entriamo. Accoglienza squisita. Hanno ospiti, come va? Ma che bravi, due parole, vediamo i letti, allora possiamo? Ma certo! Scusa Doppio, ma è vero che sai fà le magie? Dai, ci fai qualcosa per i miei amici? Come faccio a dirgli di no? Ma certo, eccomi, arrivo subito. Inox ride sotto i baffi e va a cuccia.
Non so cosa sia venuto fuori, ma alla fine erano tutti contenti, ed io penso di aver inventato un nuovo tipo di spettacolo, magie in catalessi.
Buona notte. Ma devo ancora scrivere il diario, so che lo aspettate. Ok, finito sono le tre!
Ore 07.00 Svegli! C’è già il caffè pronto, sono fenomenali.
Ore 07.30 Trottola è già frenetica. Veloci che dobbiamo arrivare prima che entrino.
Ore 07.45 Siamo da Luca, dormono? Ma come? I bambini devono andare a scuola.
“ecchè pprobblema ci stà? Mo’ arriviamo. Assettateve e pigliateve nu cafè“
Siamo increduli. Ma è troppo bello tutto ciò. E come per magia, dal pigiama alla macchina con lo zainetto in macchina in pochi minuti! Via!
Abbiamo in macchina un Tom Tom “vivo”, Luca. “Accà” destra, “Allà” sinistra
“Annanze”, davanti,“Arrete!!”, dietro. Perfetto arriviamo in un batter d’occhio.
Siamo davanti alla scuola. Io ed Inox con i fischietti dirigiamo il traffico, Trottola segnala l’entrata.
Mi viene un’idea, faccio il “telepass”. Mi piazzo sul cancello in ginocchio a braccia aperte e faccio passare solo chi ha il biglietto, ovviamente tutti! Anche i genitori. Arrivano tutti i bambini di Roseto e anche quelli dell’Aquila, ci siamo, è la giusta accoglienza. Gli occhi e i sorrisini ce ne danno conferma.
I bambini continuano ad arrivare, ho le spalle al cortile e non mi rendo conto. Quando penso siano arrivati tutti e mi giro, il panico! Saranno più di duecento quelli dell’Aquila 80.
Oggi infatti è la prima giornata ufficiale autorizzata dal ministero o non so chi per l’inserimento nelle scuole dei bambini sfollati.
Continuo a sentirmi chiamare ad un microfono, “Doppio”, “Doppio”, sono tutti fermi fuori dall’ingresso. Non entrano! Mi faccio largo e vado li davanti, il preside mi da il microfono in mano, di qualcosa, aspettano voi per entrare, ma, ma me la sto facendo sotto, c’è una folla davanti a me, bambini e genitori, e adesso che ho il microfono in mano il silenzio totale. Vicino a me Trottola e Inox. Davanti a noi si percepisce chiaramente una situazione molto delicata e difficile, si legge tutto il film! Un'altra botta che si aggiunge agli occhietti luccicanti dei bimbi. Le facce tese dei genitori, i pensieri e i dubbi che si susseguono. Cosa succede adesso? Che compagni troveranno? Le insegnanti? Quanto tempo staremo qui? Riusciranno riprendere un programma scolastico? E quando usciranno di qui, non torneranno a casa loro. Ma in qualche roulotte o stanza d’albergo. Che vita sarà? Fino a quando?
Ok. Coraggio. Dai. Parlo. Dico non so bene cosa, ma cerco di incoraggiare, auguro un buon inizio, sorrisi e abbracci a tutti, e prometto che passeremo in ogni classe. Santa Carotina aiutaci tu, salutano anche Trottola e Inox e poi il preside spiega come si svolgerà la divisione della classi.
Entrano! Le prime di qua, le seconde di la. Un gruppo in palestra, uno all’ingresso. Immaginate solo in una scuola già completa, aggiungere quasi il doppio di alunni, mancano banchi sedie aule. Ma ci sono persone incredibili, che riescono a risolvere a capire, ci sono le maestre dell’Aquila, i bidelli che si dividono in quattro, c’è Daniela, maestra di Roseto, onnipresente, percepisce ogni situazione di disagio e la risolve. Ci siamo. Noi, cosa facciamo? Come possiamo essere utili? Venite qua, classe vuota, senza banchi, viene subito riempita di tutti i piccini (saranno 40) della prima classe compreso i genitori, pensateci voi, Va bene. Sono tutti stupiti. Ma che strani maestri ci sono qui a Roseto, riusciamo ad avere l’attenzione dei bimbi e soprattutto la fiducia dei genitori, sono più tranquilli e piano piano se ne vanno. Bene si inizia con la primo argomento. Lezione di fantasia, libro magico, perfetto.
Tutti seduti. (Carotina dall’alto mi illumina!), e avanti, il tempo scorre. Io continuo con altri argomenti e mi occupo della “massa”, Trottola si dedica ai casi di crisi, mal di pancia, paure, ma qui il terremoto ci sta? Angosce, tutti a coccolarsi da lei. Mi sembra una chioccia con i suoi pulcini, Inox risolve alla grande un problema serio. Mattia, bimbotto in salute, bello tosto, crisi isterica, non si fa toccare da nessuno. Non si sa come fare, Inox si siede vicino, non lo guarda e ad alta voce dice: va bè io vado a giocare a pallacanestro, silenzio. Mattia, vengo anchi’io. E’ fatta.
Sono le 10,30, si continua. Ci stiamo veramente spremendo, ma sembra che pian piano si risolva tutto. Io continuo con il mio gruppo, sono esausto, ma felice. I bimbi si sono tranquillizzati con il nuovo: “magomaestro”. Mi viene a salvare una insegnante. Facciamo il referendum, Doppio può andare a fare la pipi? La maggioranza dice si, esco. Un pò d’acqua, Inox è ancora in palestra, lo chiamo, è inzuppato di sudore, ma Mattia è tranquillo. Adesso accetta di andare in classe, Inox, ancora due tiri poi vado, va beeene. Daniela ci chiama, dovete passare nelle classi, almeno a salutare, vi dico io dove ci sono i casi difficili. Ok. Si entra, saluti, un paio di giochi e coinvolgiamo i bambini indicati da Daniela. Tutto bene. Ce la facciamo a salutare tutti. Usciamo, Luca ci aspetta, “iamme apigliarci nu’ caffè, poi vacc’ompagno all Mion” Già, avevamo promesso ai grandi che passavamo per stare un pò con loro. Andiamo io Luca e Trottola. Inox va a fare un pò di spesa con Sonia, la moglie di Luca. Entriamo nell’Hotel. Bellissima notizia! Il latte per il bimbo è arrivato a destinazione, la mamma è contentissima, di più, mezzo cartone è andato all’Aquila ad un cuginetto più piccolo che ne aveva bisogno pure lui.
I “grandi“ sono nella hall, mi aspettavano, improvviso uno spettacolo, risate, bene. Si raggruppa un bel pò di gente, vado avanti. Ci sono anche dei ragazzi che non sono andati a scuola. Mi conoscono già, gli faccio fare gli assistenti. Facciamo un bel pò di confusione. Una ragazza cerca Trottola, “dov’è Sgrondo?” Da un’altra parte, peccato, pensiamo ad una cottarella, Trottola va più a fondo. Due passi sulla spiaggia, anche se piove. Sai mi ha fatto ridere l’altro ieri, è l’unico che ci è riuscito, non voglio piu’ andare a scuola. Ho perso le due mie migliori amiche, non ho più la casa, non voglio piu’ tornare là! Voglio andare a lavorare e non studiare più. E’ la mezza, arriva anche Inox. Ultimo saluto “alla Francese”, è stato il nostro cavallo di battaglia in questi giorni. Ciao a tutti, continuiamo a salutare più volte, soprattutto gli anziani, le nonne, gli abbracci sono terapeutici. Un nonno disintegra a Trottola le ultime due vertebre rimaste intere. Ancora altri abbracci a tutti. Non vorremmo smettere mai.
Grazie, grazie, grazie.
Non abbandonateci. Impossibile, torniamo e saremo ancora di più, promesso, promesso!

Doppio&Inox

Nessun commento: