giovedì 3 settembre 2009

LAPEPPA, Santa Croce 29/08/2009

Santa Croce, oggi.
Come sono belli i genitori di A., giovani, abbronzati, occhi vivaci e pronti alla risata. Com’è bello A. addormentato in braccio al padre, la boccuccia a cuore quasi nascosta tra due guanciotte piene. Nella stanza si percepiscono armonia e accoglienza. E’ una serenità che ti coglie di sopresa, considerato che A. ha 5 mesi ed è cerebroleso.
Per la prima volta sento l’impulso di entrare nel privato, chiedere come è successo, cosa dicono i dottori, che cure, che speranze ci sono che A. possa crescere e diventare "un bambino come tutti gli altri".
Non lo faccio.
E, invece, facciamo un fiore e un cagnolino con il guinzaglio. E i genitori sorridono, scherzano con noi.
E a me fa piacere pensare che sia il loro modo di ringraziarci per averli trattati semplicemente da genitori di un bimbo bellissimo che fa la nanna. Altri li aiuteranno a portare il peso di quello che c’è e di quello che verrà, altri faranno domande indiscrete per sincero interesse o per deviato altruismo, altri faranno tutto quello che non abbiamo fatto noi.
Noi siamo claun, noi facciamo i palloncini. E oggi mi sembra straordinariamente chiaro il motivo per cui lo facciamo.
Lapeppa

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