Oggi è stato un bel servizio, allegro, non ricordo una camera dove non siamo state accolte con un sorriso. P incontriamo Antonella e suo papà. E il mio pensiero torna indietro di 23 anni perché l’uomo che scherza e gioca con noi è il ritratto imbiancato del signor P. Niente di strano, le persone si somigliano, lo so. Ma il signor P. è il padre della mia amica Daniela, che a 21 anni si è suicidata. Daniela e suo padre avevano uno splendido rapporto di complicità e io ho ritrovato la stessa atmosfera che c’era tra loro nei gesti e nelle parole di Antonella e suo padre.
Non so spiegarvi perché, ma ho provato una grande serenità. Per una volta, il rimpianto che provo ogni volta che qualcosa o qualcuno mi ricorda Daniela non ha preso il sopravvento. Oggi ho sentito che l’amore resta, è lì, anche quando non siamo più nella stessa vita. E il loro amore avrebbe potuto essere così.
Scusate l’intervento strampalato, sentivo il bisogno di dirlo e voi, un questi casi, siete i miei interlocutori preferiti. Non vi chiedo di capirmi, ma di essere contenti per me.
Grazie a Mukka, Polpetta e Bolla, intrepide compagne di servizio.
Un bacio.
La Peppa
lunedì 1 marzo 2010
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